tra origami e elementi pop
Sono poche le volte in cui un evento ci mette alla prova su tutti i campi, sia a livello creativo che produttivo, ma anche per quanto rigurda la resistenza fisica e psicologica (le nostre occhiaie lo possono testimoniare) : Heineken – The Wall of Opportunities (qui le foto e il video) ci ha impegnati in un interminabile mese fatto di grande sforzo ma soprattutto di grande divertimento. Nello stesso momento ci siamo ritrovati a essere maestri della carta, a studiarla e pesarla fino a progettare origami come non avevamo mai sognato di fare, a immergerci nelle atmosfere surreali di Terry Gilliam in Brazil fatte di stranezze ed elementi fuori scala, fino a sperimentare il fluo e il mondo del pop (tanto che la lampada di wood si è stabilizzata a tempo indeterminato nel nostro camerino). Altra cosa che merita di essere evidenziata è il fatto che tutti i props di scena hanno interagito non solo con la scenografia ma con gli attori, spingendoci a realizzare oggetti che si muovessero e soprattutto che resistessero all’uso continuativo delle prove (per chi è curioso qui le riprese amatoriali delle prove realizzate nel nostro laboratorio): tra tutte, sicuramente la sfida con la carta è stata la più difficile, anche per il fatto che dovesse esprimere poesia e magia… un fiore che si trasforma in ombrello! Ed ecco decine di ombrelli sacrificati per la causa e prove su prove di piegatura, ma (nonostante il terrore procurato ad attori e chiunque altro lo usasse con le apprensioni dedicate solo al più fragile dei figli) il risultato è stato perfetto. Anche questa volta, tempi serrati e grande impegno ci hanno permesso di affrontare un evento tanto complesso nel migliore dei modi e di raggiungere risultati inaspettati. Per chi lo continua a chiedere… anche le porte sono state realizzate una per una, ma ne parleremo nel prossimo post!